Tumori rari: il ruolo del Pascale nella ricerca europea

Tumori rari: il ruolo del Pascale nella ricerca europea

Marzo 31, 2025 Off Di Redazione

Si tratta di una delle 24 reti di riferimento europee, una sorta di “autostrade” virtuali che connettono professionisti sanitari di varie nazioni, consentendo lo scambio di saperi, esperienze, iniziative e risorse su malattie poco comuni. L’obiettivo è quello di garantire a tutti i pazienti, indipendentemente dalla loro provenienza geografica, l’accesso alle cure più appropriate. Non è una procedura automatica, entrare a farne parte.

È necessario presentare una candidatura, supportata da evidenze concrete in termini di ricerca, pubblicazioni scientifiche e capacità di assistenza al paziente. È questo ciò che è successo all’Istituto dei tumori di Napoli, che è stato ammesso nella rete europea per i tumori rari dell’adulto EURACAN (acronimo di European Network for Rare adult solid Cancer). Nello specifico, la Struttura Complessa Sarcomi e Tumori Rari, guidata da Salvatore Tafuto, è stata riconosciuta come “centro di eccellenza” a livello europeo per le neoplasie rare, posizionandosi quindi tra le realtà più valide in Europa per quanto riguarda la gestione diagnostico-terapeutica e l’attività scientifica su tali patologie.

L’equipe del dottor Tafuto parteciperà ad EURACAN in tre ambiti fondamentali: sarcomi, tumori neuroendocrini e timomi. “L’adesione a Euracan non è un processo automatico – spiega Tafuto – ed è un successo sia per l’Istituto che per i nostri pazienti. Dopo l’invio della candidatura, i centri vengono scelti in base a diversi criteri, come l’assistenza e la cura del paziente, l’organizzazione e la gestione del centro, l’attività di ricerca su nuove terapie e la produzione scientifica, le competenze, i sistemi informativi, e altri aspetti rilevanti per la patologia specifica”.

Il Pascale, in qualità di coordinatore della Rete Oncologica Campana (R.O.C.), nel 2024 ha registrato più di 240 nuovi casi di sarcoma e oltre 120 nuovi casi di neoplasie neuroendocrine, confermandosi ancora una volta un centro di riferimento oncologico non solo in Campania ma in tutto il Sud Italia.