UNA vittoria di esperienza

Gautieri, il nuovo allenatore dell’Avellino, esordisce in panchina con una vittoria, quasi scontata, nel testa-coda con la Fidelis Andria. La gara , come tutte quelle del nostro campionato, non era facile, visto che nella formazione irpina mancavano, per squalifiche ed infortuni, ben sei titolari.

Ai vari Maniero, Di gaudio, Matera, Mastalli, Mignanelli si è aggiunto Dossena, che in fase di riscaldamento ha sentito una fitta ad una coscia.

Gautieri ha dovuto pescare nelle retrovie e presentare a referto tre Primavera, Pizzella,Di Martino e Mocanu, con le incognite di una funzionalità di squadra, che per tutto il primo tempo ha mostrato le solite scorie dalla cintola in su.

Murano quasi spettatore,Scognamiglio incerto e Bove sempre in ritardo sull’avversario, nonostante queste insufficienze si è tentato qualche approccio ma gli ospiti hanno controllato bene l’area di rigore.

Ma è bastato un corto rinvio, diciamo pure una papera del portiere andriese, che il tedesco Kragl, con il suo sinistro educato, ha centrato la porta con un rasoterra potente e preciso.

Il vantaggio ha galvanizzato gli irpini che con l’assedio del sempre più bravo Kanoute, sono riusciti anche a raddoppiare con un calcio di rigore battuto da Plescia.

L’esperienza e la maggiore caratura dell’Avellino hanno avuto la meglio su una formazione modesta ma mai doma. Ora però non bisogna più fermarsi e approfittare della debacle del Bari che si è fatto battere in casa dal Campobasso in casa, che fa il paio con la sconfitta col Messina,dieci giorni fa.

Occorre però recuperare al più presto Maniero e compagni, già per martedì, per la trasferta di Latina, da dove bisognerà ripartire per insidiare sia il Bari che il Catanzaro, sempre più autorevole nella corsa diretta per la serie cadetta.