Uno scrigno di speranza e di amorevole cura

Uno scrigno di speranza e di amorevole cura

Luglio 28, 2024 Off Di Mario Baldassarre
Immagine tratta da https://www.interris.it/

L’estate incede e il caldo tiene il passo, tanto da far profilare un clima siccitoso, che mette a dura prova le coltivazioni e, talvolta, la pazienza dei contadini, costretti a fare i conti con numerose variabili, difficili da tenere sotto controllo. Le condizioni climatiche sono sempre quelle più imprevedibili, tant’è che le coltivazioni sono a rischio, fino al momento ultimo della raccolta… successivamente il rischio si trasferisce sulle produzioni ottenute.

Le emergenze, nonostante il progresso scientifico e tecnologico, spesso si moltiplicano per un’evidente volontà umana: negli ultimi anni, le produzioni agricole di ogni tipo vengono saccheggiate dai cinghiali, trasformando e moltiplicando l’emergenza che si diffonde a macchia d’olio con dei rischi evidenti per l’incolumità umana. «L’agricoltura è una mamma che vive fuori dal portone di casa», ripeteva mio nonno, con la sua proverbiale saggezza contadina e l’esperienza maturata in una vita trascorsa in campagna a lavorare e vivere la natura, in una sana e celebre espressione simbiotica. Tanta verità rivelava quel semplice pensiero e tanta cultura trasudava da quei “cunti contadini” e, talvolta, anche dai pensieri appena sussurrati o dalle parole mezze dette.

Il ricordo è carezza di velluto che tocca l’anima e si riflette con esattezza sulla stagione della consapevolezza e della maturità. Cari mi sono questi pensieri, in occasione della celebrazione della IV Giornata mondiale degli anziani e dei nonni, secondo questa celebre ricorrenza istituita da papa Francesco. I nonni riescono a trasmettere amore con un respiro a pieni polmoni, talvolta, superiore a quello genitoriale; ricordo con viva commozione quei momenti di complicità, vissuti con mio nonno, nei quali con eleganza e secondo giocosi ritmi fanciulleschi mi venivano trasferiti insegnamenti utili a rafforzare l’ossatura della mia personalità: si trattava di pillole senza effetti collaterali, che condite con amore restituivano valore aggiunto considerevole. Oggi posso, a ragion veduta, sentirmi un privilegiato avendo trascorso la mia fanciullezza con il nonno.

«I nonni infatti, quando funzionano con la loro umanità, riescono a ridimensionare le situazioni, a sostenere, a incoraggiare, a riempire di tenerezza. Il mondo li considera inutili perché giudica sulla produttività o meno delle persone, ma agli occhi di Dio e dell’esistenza concreta delle persone sono più che importanti. Anche nei loro gesti e nel loro esserci si manifesta l’invisibile ma concreta presenza del regno di Dio in mezzo a noi che fermenta come il lievito nella pasta» (Don Luigi Maria Epicoco, commento al Vangelo del 26 luglio 2021).

Il mio pensiero va ai santi Anna e Gioacchino, nonni di Gesù, che testimoniano un’alta e tenera espressione d’amore benedetta da Dio. Anziani, emarginati e sterili ma ricolmi di fede, sant’Anna e Gioacchino ci ricordano il valore dei nonni e la più bella espressione di unità e amore familiare. In chiesa mi sono fermato a contemplare sant’Anna nella sua chiara espressione contadina attraversata da rughe di saggezza su un volto dolcissimo rivolto all’angelica fanciulla Maria. In quel volto, come quello dei nonni, quelle rughe sono anche “da salita”: testimoniano quel passo attento e regolare lungo il crinale degli anni, affidando a Dio la vita, che ha potuto realizzare il Capolavoro di salvezza dell’Uomo dalla piaga del Peccato.

I nonni sono uno scrigno di speranza e se, come mirabilmente sosteneva padre David Maria Turoldo, “la speranza non muore”, è bello sapere che i nonni sono dei perenni custodi angelici delle nostre vite, tante volte, accidentate.

Vivissimi auguri a tutti i nonni ed un augurio speciale, ricolmo di affetto e stima, a Rosario Oliva, direttore di Punta L’Obbiettivo e nonno della piccola Vittoria, che con cura amorevole vive questa profonda stagione della vita benedetta da Dio.

L’augurio viene declinato con i versi di don Tonino Bello, che incarnano mirabilmente il sentimento amorevole dei nonni verso i nipoti:

Ti auguro un’oasi di pace

La strada vi venga sempre dinanzi
e il vento vi soffi alle spalle
e la rugiada bagni sempre l’erba
su cui poggiate i passi.
E il sorriso brilli sempre
sul vostro volto.
E il pianto che spunta
sui vostri occhi
sia solo pianto di felicità.
E qualora dovesse trattarsi
di lacrime di amarezza e di dolore,
ci sia sempre qualcuno
pronto ad asciugarvele.
Il sole entri a brillare
prepotentemente nella vostra casa,
a portare tanta luce,
tanta speranza e tanto calore.

Don Tonino Bello