
Verso la nascita dell’Asl Salerno Sud: una nuova sanità per il Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Agosto 22, 2025
La proposta di istituire una seconda Azienda Sanitaria Locale nella provincia di Salerno prende sempre più forma. Un’idea nata dalla visione lungimirante del compianto senatore Francesco Castiello, che per primo aveva posto l’attenzione sulla necessità di una sanità più vicina e accessibile per i cittadini delle aree a sud del capoluogo, sta ora tornando con forza nel dibattito politico e istituzionale.
A rilanciare l’iniziativa è il Movimento 5 Stelle, insieme a una rete di amministratori locali e cittadini che da anni denunciano i disagi derivanti dall’attuale modello centralizzato, in vigore dal 2008 con la legge regionale n. 16. Il progetto mira alla creazione di una nuova struttura sanitaria, l’Asl Salerno Sud, che coprirebbe i territori del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni, garantendo maggiore prossimità, efficienza e autonomia nella gestione dei servizi sanitari.
“Siamo di fronte a una necessità improrogabile”, afferma l’assessora Iolanda Molinaro. “Le comunità del sud della provincia vivono quotidianamente le conseguenze di un sistema troppo centralizzato, che fatica a garantire accesso rapido alle cure. Con una seconda Asl potremmo finalmente ridurre i disservizi, assicurare equità territoriale e restituire fiducia nella sanità pubblica”.
L’iniziativa punta non solo a migliorare l’accesso alle cure, ma anche a ottimizzare la pianificazione delle risorse, incentivare investimenti mirati negli ospedali locali e offrire nuove opportunità occupazionali per il personale sanitario. Il modello prefigurato prevede una struttura snella, con confini amministrativi da definire in sinergia con i sindaci e i direttori sanitari di presidio, per garantire una risposta calibrata alle esigenze specifiche dei territori.
“Una gestione sanitaria più personalizzata è fondamentale”, sostiene Alessandro Maiese, rappresentante del gruppo territoriale M5S di Vallo della Lucania. “L’obiettivo è superare il modello unico e centralizzato, per offrire una sanità che funzioni tanto nei centri urbani quanto nelle zone interne e costiere, spesso dimenticate”.
A sostenere con forza il progetto anche il presidente della Commissione Aree Interne e consigliere regionale M5S, Michele Cammarano, che da tempo lavora per rafforzare i servizi nelle zone più periferiche della Campania:
“Garantire il diritto alla salute in modo uniforme su tutto il territorio regionale è una priorità. Investire negli ospedali locali e nella sanità pubblica delle aree interne significa anche valorizzare il lavoro degli operatori sanitari e creare sviluppo dove troppo spesso si registra solo abbandono”.
Il dibattito è aperto, ma il consenso intorno alla proposta cresce. La nascita di una nuova Asl rappresenta per molti un cambio di paradigma, un segnale concreto di attenzione verso territori che chiedono da tempo risposte e dignità. La sfida, ora, sarà trasformare questa visione in realtà.