
ALTO CALORE, UN PROBLEMA ESTREMAMENTE COMPLESSO – LA VOCE DEI SINDACATI
Marzo 23, 2022Ipotesi di fallimento dell’ACS S.p.a, il forte stato di preoccupazione delle organizzazioni sindacali (UILTEC/UIL, FEMCA CISL/ UGL/ENERGIA)

Le rappresentanze sindacali (UILTEC/UIL, FEMCA CISL/ UGL/ENERGIA) di Alto Calore esprimono con forza e risolutezza un profondo stato di malessere che mette a serio rischio la storica società consortile che gestisce il servizio di captazione, adduzione e distribuzione di acqua potabile per 125 Comuni delle Province di Avellino e Benevento a favore di circa mezzo milione di abitanti. Le criticità poste in essere fanno configurare il serio rischio di fallimento dell’ACS Spa: istanza già da tempo avanzata dalla Procura della Repubblica di Avellino, nonostante gli sforzi e le laute iniziative volte alla risoluzione dei problemi legati all’approvvigionamento idrico di un ampio bacino di utenza.
L’elevata mole debitoria, circa 150 milioni di euro, di cui 80 inesigibili, che si abbatte sull’ACS è dovuta al forte stato di vetustà delle condotte idriche che richiedono numerosi interventi giornalieri di manodopera oltre al cospicuo dispendio di energia elettrica con una spesa passata da circa 13,5 milioni di euro nel 2021 a circa 30 milioni di euro nel corso del 2022. La situazione si profila molto preoccupante visto che circa l’85% dell’acqua distribuita alla popolazione è sottoposta ad azioni di sollevamento con un trend particolarmente crescente dei costi energetici nell’ultimo periodo.
L’azienda consortile per far fronte a questa situazione complicata e compromettente ha posto in essere importanti iniziative volte al recupero delle morosità, recupero crediti, con l’aggiornamento delle letture, riadeguamenti contrattuali ed interventi immediati di manodopera con enormi sacrifici dei dipendenti. Le iniziative poste in essere, da quantificare nell’ultimo bilancio, hanno portato un aumento dei ricavi per circa 10 milioni di euro che, ad ogni modo non riesce a pareggiare la cospicua mole debitoria ascrivibile ai rincari energetici. Il componente della segreteria territoriale della UILTEC Avellino – Benevento, Vito Guerriero, evidenzia un forte disinteresse degli organi istituzionali preposti a risanare le sorti dell’Alto Calore con un considerevole rischio per le sorti lavorative di oltre 350 famiglie. «Il piano triennale di salvataggio – continua Guerriero –, proposto alla Giunta regionale da Vincenzo Ciampi, da 60 milioni di euro per il rifacimento della rete idrica è stato del tutto disatteso».
Alla sordità del sistema politico-istituzionale, si aggiungono le indecisioni e la scarsa azione di salvaguardia dell’Ente Idrico Campano (EIC) che dovrebbe prendere in carico le sorti della storica azienda consortile idrica del territorio irpino-sannita e di GESESA che gestisce il servizio idrico in 22 comuni in provincia di Benevento. In una nota diffusa dalle associazioni sindacali di categoria si legge: “sembra quasi che l’EIC voglia deliberatamente evitare di dare indicazioni fino al prossimo mese di luglio quando la normativa vigente imporrà, in caso di mancato affidamento, il passaggio al gestore unico. È assurdo che un ente costituito proprio per questo scopo non faccia il proprio dovere e lasci una società come Alto Calore in uno stato di incertezza con un danno gravissimo che può avere effetti potenzialmente “letali”. «I finanziamenti – sottolinea ancora Guerriero – servono al territorio e alla comunità per garantire un servizio migliore perché l’acqua deve essere distribuita in condotte idriche nuove al fine di evitare inutili ed annosi sprechi di acqua potabile e di energia elettrica con vantaggi per gli utenti» In attesa dei prossimi pronunciamenti giudiziari, per discutere del fallimento, si prevede un razionamento delle risorse idriche nel periodo estivo oltre ad un serio rischio per le sorti lavorative di numerose famiglie.
L’eventuale e scongiurato passaggio della gestione ai privati porterebbe, altresì, ad un aggravio di spese per il rifacimento della rete idrica a carico dei consumatori.
Mario Baldassarre