
Avellino calcio, il valzer dei nomi
Giugno 11, 2022E’ cominciato il valzer dei nomi dei giocatori che dovranno comporre il casting dell’Avellino 2022-23.
La società non ha ancora stabilito la linea da adottare e quali e quanti giocatori della vecchia guardia dovranno lasciare la squadra, per ridurre, al minimo, le spese di gestione, dopo il fallimento dei due anni della gestione D’Agostino, relativamente al fatto tecnico.
Rinnovate la guida tecnica e lo staff dirigenziale, la società intende procedere verso un rinnovamento dei ranghi, per patrimonializzare la rosa e puntare in futuro a valorizzare giovani profili, anche per un discorso di plusvalenze.
Certamente l’operazione presenta delle incognite poiché non tutto il materiale che si acquisisce sarà potenzialmente valorizzato. Certo affidarsi ai giovani, con un allenatore quasi esordiente, per certe operazioni, in un ambiente turbolento ed esigente come quello avellinese, non si può essere garantisti al cento per cento.
Ben vengano le nuove leve ma a patto che alle spalle delle stesse vi siano persone qualificate che sappiano garantire eventuali defaillance di alcuni elementi.
I nomi gettonati sono appetibili ma non vorremmo che poi saranno proprio quelli che non approdano ad Avellino a creare dissidi tra dirigenti e tifosi.
Al momento la società ha acquistato Marco Garretto e Giuseppe Guadagni dalle serie inferiori e quel Franco della Turris, che era in predicato, già lo scorso anno come rinforzo. Si fanno anche i nomi di Ferrari (Pescara ) e Rolfini (Ancona ) attaccanti che hanno dimostrato buone attitudini con i gol.
Ma rinunciare a giocatori di provato valore come Maniero, Tito, Silvestri, Aloi e Dossena potrebbe essere come buttarsi la zappa sui piedi.
Il ds De Vito farebbe bene a contattare le grosse società,per allacciare un discorso di collaborazione per portare in società i ragazzi migliori al fine di valorizzarli e nel contempo ricavare adeguate cifre per la eventuale vendite a squadre superiori. Bisognerà fare lo stesso discorso fatto con Parisi con l’Empoli, che ancora oggi garantisce all’Avellino un certo reddito per la vendita del gioiellino di Serino ad altri club della massima serie.